Fra Seicento e Settecento, Barocco e Illuminismo
(tempi di soprusi e ribellioni, fermenti e mutamenti, decadenze e (ri)
fioriture, forma e sostanza, basso ed alto, profano e sacro,
razionalità e spiritualità, ombre e luci, contrasti ed armonie,
suggestioni e meraviglie di personaggi (uomini e donne e maschere
dalle vite appartate o corsare), esploratori, iperbolici, curiosi,
cerimoniosi, ribelli, stravaganti, singolari, artefici di opere ed
imprese grandiose e creatori silenziosi, capaci di osare e stupire,
nel bene e nel male, ciascuno nel suo campo competente (Ognuno ha
i suoi doni, e il mio talento è così fatto che nessuna opera, per
quanto vasta possa essere per la quantità e la varietà delle cose da
rappresentare, ha ancora superato il mio coraggio. Rubens), nel
pensiero e nel costume, nel privato o in un più ampio contesto,
nella letteratura (È del poeta il fin la meraviglia…G. B.
Marino), nell’arte (L’arte sta in far che il tutto sia finto e
paia ver. G.L. Bernini), sul mare a tentare nuove avventure,
consapevoli del comune destino di precarietà (Ben
so che sono alito fuggente…Ciro di Pers)
spinti dall’intima urgenza o dal puro piacere, talvolta anche
eccessivi, di esprimersi, affermarsi, conquistare (una terra o il
cuore di una donna, come il brillante veneziano, Casanova, che a
nessuna seppe resistere e tutte ebbe), anche divertire, con un vezzo
o un lazzo (come non sorridere della doppia natura del pirata
gentiluomo, Stede Bonnet, che si macchia di omicidi e poi nel tempo
libero vaga in vestaglia sulla nave leggendo libri? Come non ridere
della fame viscerale e assoluta di Pulcinella, desideroso solo di
non fare nulla nella vita?). Personaggi capaci di osare, come
Giulio Cesare Cortese (che seppe imporre la letteratura dialettale
napoletana ed irridere al barocchismo più esasperato dell’epoca),
come Rembrandt (che reinventò il ritratto di gruppo), come la Sirani
(che
dipinse
da homo, ma anzi più che
da homo),
come Madame de Sévigné (che
scrisse solo per il piacere di farlo:
C'est mon unique plaisir que de vous écrire…),
come il
controverso Principe Raimondo de’ Sangro (che fortemente volle la
Cappella Sansevero, concentrato di stupende opere d’arte in
sospensione fra virtuosismo tecnico, sogno e magia), come le donne
pirata (che non esitarono ad indossare abiti maschili, insinuandosi
in un universo rudemente virile, pur di solcare il mare).
Personaggi capaci di suscitare (per un verso, una pennellata, un
colpo di scalpello, un progetto, una scelta, un’impresa,
un’avventura) riflessione e sorriso, commozione e perplessità.
Personaggi capaci, sempre, di stupire: stupefacente la smorfia di
stupore ed orrore sul volto del caravaggesco gigante decapitato e la
ricchezza d’immagini con cui il Marino fa librare sempre più in alto
il canto dell’usignolo; stupefacente la trasparenza impressa dal
Bernini ai capelli di marmo della sua Dafne e lo splendido intreccio
di fili dell’arazzo di Alessandro Magno ideato (e pure parzialmente
dipinto) dal Le Brun. E stupefacente l’opera degli artisti
presepiali napoletani (grandi innovatori soprattutto in questi due
secoli) che, celebrando la nascita del Bambino, contribuirono a
tramandare la tradizione artistica locale e a diffondere il divino
messaggio universale.
Francesca
Santucci
Leggi subito:
Il volto del gigante:
Caravaggio
Giacomo il seduttore
INDICE
Nota dell’Autrice
Prefazione di Piergiorgio
Cavallini
Il volto del gigante:
Caravaggio
Il re del secolo: Giovan Battista
Marino
Il fluire del tempo: Ciro di Pers
Un classicista barocco, ovvero
Gabriello Chiabrera
Il Michelangelo moderno: il cavalier
Bernino
Il gran Cortese
Sansone e Dalila
nell'interpretazione di Rubens
Dame de plume: Madame de Sévigné
Storia di un capolavoro: La ronda
di notte
Prodigio dell’arte al femminile:
Elisabetta Sirani
Cristina, l'Arcadia e Faustina
Il presepe napoletano
Giacomo il seduttore
Gli arazzi nell'età barocca
La Cappella Sansevero
I mille volti di Pulcinella
Uomini di mare
I corsari del re Sole
Teach il Sanguinario detto il
Barbanera
Stede Bonnet: un pirata gentiluomo
Donne di mare
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