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Splendore solitario

Associazione culturale Lucania/art Onlus, settembre 2012

Tiratura numerata e limitata

 

 

 

IL VERSO

 

Per monti e valli e boschi

lunghe ore in larghi cerchi

assassina silenziosa errando

il suo richiamo abbaia

stridula la poiana.

Ma io d’ altro lamento

(che il cuore mi ghermisce)

mi rammento, del verso

improvviso del gabbiano

che in salto dalle falesie

volando si precipita

in mare a pelagare.

 

 

MERAVIGLIA

 

Di meraviglia balzerebbe il cuore

se fra il lento indugiare delle nuvole

al mormorio degli alberi nel vento

dal mare della notte nera

brezza la voce sua giungesse a rischiarare.

Smemorati di noi riscopriremmo

una promessa d’amore mai raggiunta,

rimasta intatta a brillare come un fiore,

come il candido fiore di montagna

tra le nevi bianche sul bordo del dirupo.

 

 

SPLENDORE SOLITARIO

 

Splendore solitario (unicum)

nell’universo, Amore

brillò, rosa irripetibile

(perfetto miraggio),

nel deserto fiorì,

fosca nella notte

apparve (scia di stella):

sogno, disparve all’alba.

 

  

L’ATTESA

 

Contro il mare d’inverno

contro il mare d’estate

noi due- tra i voli pacati

dei  gabbiani  al vento

ripersi rauchi  a gridare-

nel buio varco

di luce, in terra

l’uno all’altro paradiso,

l’uno all’altro inferno,

insieme Pensiero e Cuore,

Anima e  Sangue.

Intanto che l’argentata  luna

impallidisce e scialba

mi piacerebbe che oggi

fosse ancora ieri,

di nuovo ad aspettarmi,

luminoso, con il tuo sorriso, tu,

di nuovo ad aspettarti

io stasera.

 

Stupenda, un vero capolavoro la poesia "Il verso", mi ha fatto rabbrividire, anche per il contrasto terra-mare, solitudine e mondo chiuso, quasi nevrastenico, contro la libertà del volo del gabbiano e del mare...versi irripetibili,freschi,innovativi, ma anche antichi, quasi del sapore di una leggenda...

Maria Balzamo

 

Sono davvero meravigliose, e "L'attesa" è di sicuro la mia preferita.. riesci sempre a colpire nel profondo.

Maria Perrotti

 

 

 

 

 

 

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