Francesca Santucci
SE AMORE BUSSASSE UN GIORNO ALLA MIA PORTA Dall’antologia Brontëana del Premio letterario 2013 dedicato alla vita e all’opera delle sorelle Brontë
Se amore bussasse un giorno alla mia porta sarebbe dolce l’alba, luminoso il giorno, le ombre della notte dissipate, libero dalle nubi tempestose il cielo, di sole risplendenti i boschi e i campi, fioriti i rami ed abbaglianti di bellezza i fiori. Ma prezioso come il fiore di Malvina1 (che di lacrime amare irrorò il ramo ripensando allo sposo morto invano) e appassionato e tempestoso, fiero e sincero, e sfolgorante e eterno e forte come la roccia a Ponden Kirk:2 così dovrebbe essere l’amore. E poi fedele, come l’erica bianca di brughiera puntuale ogni anno a rifiorire, non vile come la sconfitta luna che si dilegua al crepuscolo spettrale quando alta la bruma si leva a dissipare.
1) Malvina era la figlia del bardo Ossian, sposa del nobile guerriero Oscar. La leggenda narra che apprese della morte del suo sposo mentre coglieva dei fiori di erica viola che, bagnati dalle sue lacrime, divennero bianchi: nacque, così, l’erica bianca, simbolo dell’amor fedele.
2) Lo spuntone di roccia al quale s'ispirò in "Cime tempestose" Emily Brontë per la Rupe di Penistone.
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