Francesca Santucci

 

RISVEGLIO

menzione d’onore  per il VI volume dei “500 poeti dispersi”

Edizione speciale, 2014

www.laletterascarlattaedizioni.it

 

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Fiori più non ti porto, candele non accendo,

preghiere più non dico e non celebro Messe:

tu morta, madre, non sei, il tuo risveglio attendo!

 

Ora più non dormire, ridestati dall’incanto,

vieni, lacera il velo del gelo che ti stringe,

trascorso ormai è l’inverno, ritorna primavera.

 

Qual fiore di bucaneve candido e immacolato,

stella del mattino che in cima all’anno appari,

ritorna a rifiorire: t’irroro col mio pianto.

 

Motivazione

La poetessa ha toccato il tema della Morte da una visione diversa da quella che si legge normalmente. Il coraggio di non accettare, di ribellarsi ad essa e sfidarla, esigendo una Resurrezione. Terribili e sublimi le sue parole, che protestano, si oppongono, invocano e respingono la sepoltura. Con uno slancio di onnipotenza e di dissacrante coraggio, a dispetto della moralità comune, Francesca costruisce un capolavoro di profanante bellezza.

 

 

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