Francesca Santucci
Penso alla luce e penso all'ombra A mio padre
Francesca Santucci, Tornasse a me la tua voce una mattina, LucaniArt 2017 (poesie)
Felice Casorati, Natura morta con testa di gesso e libri (1945-1946).
Penso alla luce e penso all’ombra, alla bellezza della vita, ai fiori, alle stelle che nel cielo brillano, all’arcobaleno e al mare, e l’una dopo l’altra eguali insonne le notti trascorro i tanti affanni che sopportò il tuo cuore ricordando.
Ora non ci sei più, di colpo schiantato come l’albero sradicato dalla furia incomprensibile, rapida, della tempesta.
Cosa resta di te? Le carte da gioco nel cassetto, gli occhiali sul comodino, il pigiama celeste ancora ripiegato sopra il letto, il posto vuoto a tavola, sul balcone la sedia sola contro il giardino illuminato dal giallo dei limoni.
Mi ferisce il loro splendore: gridano la vita in questo assolato giugno di morte che, così lontano, dispersa cenere, t’ha condotto.
Nei miei occhi le lacrime, sul capo vane le mani intrecciate a disperare contro il tuo addio, improvviso come la sferza del vento che, nella gola del camino, subdolo s’insinua e la rossa fiamma nel focolare smorza.
Antologia AA.VV., Premio Letterario "MVautore": Poesie d'Autore - 1 Edizione 2022
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