Francesca Santucci
NOSTALGIA
dall'antologia "Fiori di maggio" II edizione 2015, a cura della GueCI
Florilegio solidale che sostiene il progetto “ Family House” dell’Associazione Amici dei Bambini
( Il diritto di essere figlio), Associazione che lavora in tutto il mondo per combattere l’emergenza
dell’ abbandono minorile, alla quale verrà devoluto, detratte le spese di stampa, il ricavato delle antologie.
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Quando pigra nell’inoltrato giugno
l’acacia in fiore di sé l’aria profuma
l’inutile mio strazio nel silenzio grido.
D’un maledetto giugno lontano ormai
nel tempo io mi ricordo:
quando lasciò mia madre i profumi
ed i belletti, ancora intatta la cipria
e l’ultimo rossetto nel cassetto.
Un nero mare ora ci separa, un cupo abisso,
un baratro profondo, fra noi soltanto ombre
silenziose e tetre. Ma il suo perduto amore
nel cuore questa sera mi ripulsa,
diventa affanno, gemito, languore,
come una sinfonia nel petto mi risuona.
Un gioco allora fingo, lei che ritorna viva,
più non rivedo la smorfia della morte
sul suo viso, soltanto il suo sorriso,
torna anche il mio, svanisce lo sconforto
finché non mi ridesto dall’incanto
e un vuoto sogno stringo: è nostalgia.
Francesca cara, fresco di stampa il
volumetto Fiori di maggio è qui, sotto ai miei occhi, e viva e
pulsante ho scoperto la tua poesia, dove la ferita non ancora
rimarginata è tuttora straziante. Un grande dolore, che,
tuttavia, non ti chiude nell'isolamento, ma apre il tuo cuore
alla sofferenza degli altri, in questo caso dei bambini
innocenti. Con affetto
Antonia Chimenti
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