Me souciant
Paul Éluard
Me souciant d'un ciel dévasté,
De la pluie qui va nous mouiller
Je vais pensant au grand bonheur
Qui nous saisirait si nous voulions.
Le devoir et l'inquiétude
Partagent ma vie rude
(C'est une grande peine
De vous l'avouer).
Ça sent la verdure à plein nez.
Sur plein ciel, en plein ciel, le vol des hirondelles
nous amuse et nous fait rêver...
Je rêve d'un espoir tranquille.
Dal cielo afflitto
traduzione di
Francesca Santucci
Dal cielo afflitto, senza requie violentato
dalla pioggia che ci bagna, m’esalta il pensiero
dell’infinita gioia che ghermirebbe i cuori
se solo noi volessimo, se solo lo volessimo...
Dura da sopportare la vita
divisa (grande affanno e travaglio
m’è confidarlo)
fra dovere e pena.
Profumo, intenso, di fresca verzura,
ed in alto lassù, alto nel cielo, il volo
delle rondini che rianima e rallegra.
Mi sorprende un sogno, tranquillo di speranza.
Dietro l'apparente libertà interpretativa di questa traduzione si cela invece un rigore ermeneutico, specie nella prima strofa, degno di attenzione. L'autrice cerca di andare a fondo nello "spirito" del lavoro di Paul Éluard, rendendolo nella propria personale lingua poetica. (G. Lucini)
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