Guardando le fotografie di
Napoli degli ultimi decenni dell'Ottocento e i primi del Novecento
si nota una linea di costa che di anno in anno è cresciuta, sino a
diventare una barriera tra la città e il mare, che lascia solo
pochi accessi alle spiagge e all' azzurra distesa. E allora sempre
mi ritrovo ad immaginare com'era e come avrebbe potuto essere il
paesaggio costiero di allora, sinfonia di colori, suoni e musica,
con le acque pescose e profumate di salsedine, accarezzate dalla
brezza lieve e sorvolate da gabbiani, gli arenili puliti, i rosei
tramonti nel cielo terso, i canti antichi dei pescatori, tutto
come nei pittoreschi dipinti dei romantici vedutisti
ottocenteschi...
Il libro "Le marine napoletane" descrive le
marine napoletane lungo l'intero percorso che si snoda da San
Giovanni al Dazio con un corredo iconografico che rende ancora più
affascinante il racconto dei luoghi.
Il testo abbraccia
storia, musica e arte e diventa l'intero un piccolo compendio sulle
bellezze della nostra costa. Un libro indispensabile per
napoletani e turisti che vogliano riscoprire non solo gli angoli
più
noti, ma anche i più nascosti del litorale partenopeo.