Francesca Santucci

 

IL PERDUTO AMORE

(Antologia AA.VV., "Il mare nella poesia", Editore Carta e penna 2020)

 

 

Herbert James Draper, Ulisse e le Sirene (1909)


[…]ma voi con legami strettissimi dovete legarmi, perché io resti fermo,
in piedi sulla scarpa dell’albero: a questo le corde m’attacchino.
E se vi pregassi, se v’ordinassi di sciogliermi,
voi con nodi più numerosi stringetemi!

(Omero, Odissea, Libro XII)

 

Avviluppato, Ulisse, al tronco
della nave saldo, ai richiami sordo,
contro il plumbeo cielo il vólto vòlto,
gli occhi neri di brace serrati ostinati,
la voce e il canto e le preghiere
finalmente udì, echi distinti
tra fragori roboanti
d'onde torbide e fangose.
Parlò la sirena, lenta all’acque sillabò
e al cielo e alle lontane terre:
Parthenope, io fui, prima di sprofondare,
a te il mio cuore offersi, non lo dimenticare!
E il capo reclinò, e il mare su di sé richiuse
e allora il capitano i lacci sciolse
e attonito ristette e sbalordì,
fisso lo sguardo vacuo
al tumulo marino, sigillo eterno
del perduto amore.

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