(Francesca Santucci,  "Il mondo di Emily Bronte", Kimerik  2018)

 

Dal nord quel vento viene, lo so bene;
nessun'altra brezza così selvaggia spira.
Profondo e rumoroso attorno alla mia cella tuona,
debolmente muore,
dolcemente sospira,
e geme e tristemente mormora.

(Anne Brontë, “That wind is from the North, I know it well”)

Ti sento, vento, quando alle mie finestre

nei giorni di tempesta  prepotente batti

e quando poi lieve come fremito di farfalle

in volo  tremi, gemi, ti accasci e muori.

Palpita il mio cuore al suono cupo del tuo respiro,

l’intero mio corpo  al tuo affanno vibra,

geloso dei rami che lento al tuo passaggio sfiori.

Ma  resto qui,  immobile a sospirare

sognando ad occhi aperti di poter anch’io

un giorno fra le tue braccia possenti volare.

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